adottato dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 29/27845 del 3 maggio 1999 approvato con deliberazione n° 223-5714 del 19 febbraio 2002
I VARIANTE DI ADEGUAMENTO A NORMATIVE SOVRAORDINATE approvata con D.C.R. n. 112-7663 del 20 febbraio 2007
Presentazione
Ci siamo posti il quesito se e perché il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Alessandria dovesse trovare posto nel sito internet della Provincia stessa.
La risposta che ci siamo dati è stata del tutto positiva nella convinzione che detto strumento, a cui abbiamo lavorato con impegno e caparbietà negli anni 1996-‘99 riuscendo, primi in Piemonte, ad adottarlo in data 3/05/1999 , debba essere conosciuto oltre che da tutti coloro che in qualche modo sono coinvolti nell’uso del territorio quali comuni, tecnici, associazioni professionali e di categoria, anche da un sempre maggior numero di cittadini che abbia consapevolezza del proprio territorio.
Abbiamo perciò collocato nel sito il PTC con la sua Relazione illustrativa, le norme tecniche, le cartografie in scala 1:100.000, ed alcune tavole, tra le 126, in scala 1:25.000.
L’obiettivo che ci poniamo è quello di favorire la diffusione e la conoscenza di questo strumento pianificatorio per agevolarne l’applicazione, nella convinzione che in una situazione quale la nostra, di un territorio ormai completamente urbanizzato, un documento programmatico di riferimento assuma un’importanza sempre maggiore.
Conservare e possibilmente migliorare le condizioni per la vivibilità dell’uomo, la salvaguardia delle risorse naturali e la durabilità del patrimonio edilizio sono mete estremamente ambiziose ma è ciò che ci chiedono i nostri conterranei e che noi dobbiamo cercare di realizzare.
Il Piano Territoriale è un tassello in questa direzione. La diffusione della sua conoscenza può servire anche ad un successivo miglioramento dello strumento stesso attraverso critiche, proposte di modifiche ed integrazioni alle quali siamo naturalmente aperti
Il Presidente Dr. Fabrizio Palenzona
Introduzione
La Legge n. 142/90 ha profondamente rinnovato il ruolo delle Province nel sistema delle autonomie locali, come enti intermedi tra le Regioni e i Comuni, affidando proprio alle Province il compito di predisporre ed adottare il Piano Territoriale di Coordinamento.
Il Presidente e la Giunta Provinciale di Alessandria, in carica dal giugno 1995, hanno posto la predisposizione di tale strumento , ai sensi della Legge Regionale n. 56/77, come uno dei punti qualificanti del proprio programma politico e amministrativo. Si tratta non solo di un obbligo di legge, sin troppo rinviato ed ignorato, ma soprattutto di una scelta e di una necessità.
Nel corso dei lavori propedeutici alla predisposizione del Piano e delle consultazioni su tale documentazione sono emersi apprezzamenti, ma anche timori.
Apprezzamenti per il tentativo di progettare non solo gli indirizzi di salvaguardia e tutela, ma anche di sviluppo del territorio alessandrino in un momento di profondi mutamenti della società e dell’economia a livello mondiale. Timori che un nuovo strumento pianificatorio potesse introdurre ulteriori vincoli e obblighi burocratici, capaci di complicare ancora più la vita, alle istituzioni pubbliche ed agli operatori privati, in definitiva a tutti i cittadini.
Questi ultimi sono i retaggi negativi della programmazione rigida, definita una volta per tutte. A questo punto, pare necessario liberarsi da questa sindrome, con l’acquisizione sì della consapevolezza dei danni e dei ritardi procurati dalla rigidità e dalla farraginosità delle scelte programmatorie vincolanti del passato, ma anche con la consapevolezza dei danni economici, ambientali e territoriali legati ad una concezione miope dello sviluppo economico, talmente pragmatica da consentire il massimo di licenza ad ognuno, vanificando in tal modo ogni concetto di programmazione.
Sotto tale profilo, la Giunta Provinciale di Alessandria ha deciso di procedere celermente verso l’adozione del Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento nella radicata convinzione che possa diventare uno strumento utile e necessario per favorire uno sviluppo ordinato e coerente con le vocazioni e le caratteristiche del territorio (quello che viene comunemente definito “sviluppo compatibile”) e che contemporaneamente possa risultare uno strumento atto a sveltire e a sburocratizzare le procedure urbanistiche.
Sono due aspetti solo apparentemente in contraddizione, soprattutto se il processo di modifica delle procedure urbanistiche verrà portato a compimento con la stesura di una nuova legge urbanistica, con la revisione della Legge Regionale n. 56/77 e con l’attribuzione alle Province delle competenze sull’approvazione dei Piani Regolatori Generali Comunali, delineando in sostanza un nuovo scenario, nel quale – partendo dagli indirizzi generali dei Piani Territoriali Regionali e dagli approfondimenti di maggior dettaglio dei Piani Territoriali Provinciali di Coordinamento – i Piani Regolatori Comunali possano muoversi liberamente all’interno degli indirizzi territoriali delineati, diventando strumenti urbanistici facilmente e celermente modificabili in base alle esigenze di sviluppo del territorio.
Questo è lo scenario politico e amministrativo entro il quale la Giunta Provinciale di Alessandria ha inteso collocare il Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento, con l’adozione di una cultura della concertazione, procedendo a ripetute e sistematiche consultazioni con Comuni e Comunità Montane e con i rappresentanti delle categorie economiche e sociali. Da questi incontri sono emersi contributi e osservazioni che si è cercato di trasferire il più possibile negli atti pianificatori.
Il Piano demanda una parte delle scelte a Piani di area o di settore successivi, da elaborarsi in collaborazione con le comunità locali, proponendo in tal modo un concetto di pianificazione in continua evoluzione, in piena corrispondenza con le dinamiche economico-sociali in atto.
Franco Caneva. Assessore alla Pianificazione Territoriale
Autori
Presidente della Provincia dott. Fabrizio Palenzona
Assessore alla Pianificazione Territoriale Franco Caneva
Coordinamento scientifico arch. Augusta Mazzarolli
Consulenti
dott. Carlo Beltrame – aspetti socioeconomici
prof. geol. Floriano Villa – aspetti geo-ambientali
Ufficio di Piano
dott. Sergio Favretto – dirigente Pianificazione Territoriale , responsabile del procedimento
dott. avv. Antonino Andronico – dirigente Ambiente
dott. arch. Luisella Bellone – coordinatrice Ufficio di Piano
dott. geol. Simone Fialdini – funzionario
geom. Piero Mandarino – cartografia e grafica
Gruppo di lavoro
dott. arch. Daniela Arata
dott. arch. Simona Illario
dott. arch. Luca Massa
dott. arch. Simona Santamaria
dott. arch. Mariano Santaniello
Cartografia Informatizzata (scala 1:25.000) Ecostudio s.r.l. Ingegneria Ambientale
Informazioni topografiche di base desunte dal S.I.T.A. della Regione Piemonte
II VARIANTE DI ADEGUAMENTO ED APPROFONDIMENTO ALLA NORMATIVA SUL RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE
Il Consiglio Provinciale in data 22/12/2014, con deliberazione n.37/113379 ha adottato la proposta tecnica di progetto definitivo della variante al P.T.P., ai sensi degli artt. 7bis e 10 della L.R. n.56/77 e s.m.i., pubblicandola integralmente sul sito internet della Provincia di Alessandria.
Con D.C.P. n. 17/33154 del 4/06/2015 è stato adottato il progetto definitivo della variante al PTP, ai sensi dell’art. 7bis, comma 6, stabilendo di applicare le misure di salvaguardia, di cui all’art. 58 della L.R. 56/77, alle prescrizioni contenute negli articoli del Titolo VI delle norme di attuazione.